LA CENTRALITA’ DELLA MOTIVAZIONE NEL PERCORSO DI COACHING Dal dizionario. MOTIVAZIONE: 1) esposizione delle ragioni che giustificano una decisione, spec. di ordine giudiziario o amministrativo;
2) in psicologia, quanto concorre a determinare il comportamento di un individuo o anche di una collettività: m. primarie, quelle tese al soddisfacimento di bisogni naturali e istintivi; m. secondarie, che soddisfano bisogni di carattere sociale e culturale.
Come COACH, pur trattando ed occupandomi di una professione altra rispetto la psicologia, invito a porre attenzione su quanto riportato nel punto 2.
E’ ciò che mi interessa approfondire in questo articolo.
Ricordo che il COACH è il PROFESSIONISTA che ACCOMPAGNA il CLIENTE verso il raggiungimento dell’OBIETTIVO grazie al METODO del COACHING all’interno di una relazione facilitante. Il Coaching si basa sull’individuazione e l’utilizzo di potenzialità del Cliente per il raggiungimento di obiettivi di miglioramento/cambiamento autodeterminati e realizzati attraverso un piano di azione.
Da quanto ho appena dichiarato emerge come nella relazione di COACHING il COACH sia a FIANCO del cliente, non in una posizione di “guida” o di vertice. Il Coach ACCOMPAGNA il Cliente.
Questo aspetto è fondamentale perché ci dice su cosa si focalizzerà inizialmente l’intervento di Coaching, ovvero sulla MOTIVAZIONE che ha portato il cliente ad incontrare il Coach ed a firmare il contratto di Coaching.
La MOTIVAZIONE è quella scintilla che permette al cliente di ampliare lo sguardo, di andare alla ricerca delle possibilità per poter realizzare i propri desideri, per poter migliorare la propria prestazione e per poter attivare un cambiamento sul proprio stato.
Nell’ambito di una relazione e di un PROCESSO di Coaching ad un certo punto la MOTIVAZIONE cambia il proprio stato.
Cosa intendo dire?
Ecco, la MOTIVAZIONE iniziale che porta il Cliente ad incontrare il Coach e che ha forse a che fare con un desiderio di cambiamento o di miglioramento, collegata quindi ad un presente non del tutto appagante e soddisfacente si TRASFORMA con il passare delle sessioni in MOTIVAZIONE AUTENTICA collegata direttamente con i DESIDERI, I SOGNI ed i TALENTI del Cliente.
Grazie quindi alle capacità esplorative del Coach ed alla “messa in gioco” del Cliente lo stato della MOTIVAZIONE diventa stimolante, diventa positivo e generativo di idee, strategie, pensieri e possibilità funzionali al raggiungimento dell’obiettivo.
Questo cambiamento di stato della MOTIVAZIONE crea nel Cliente qualcosa di straordinario ovvero la consapevolezza che ciò che sta facendo ed affrontando gli piace, lo suggestiona positivamente e che questo qualcosa è direttamente collegato alla propria parte autentica, al proprio Self 2.
Spesso la MOTIVAZIONE è direttamente collegata al POTENZIALE ed alle POTENZIALITA’ del Cliente.
La MOTIVAZIONE dà SPERANZA al Cliente, spesso permette di vedere la luce dove fino a poco tempo prima c’era cupo o buio.
A questo punto si creano le condizioni ideali per poter proporre nell’ambito del percorso le strategie funzionali al raggiungimento dell’obiettivo. Intendo dire che se la MOTIVAZIONE sarà “alta” e “forte” il Cliente sarà disposto ad attivarsi con azioni, che riuscirà a sostenere con maggiore caparbietà e disponibilità le eventuali fatiche, che avrà chiaro l’importanza “dell’allenamento” e che saprà sperimentarsi attraverso una serie di possibilità finora inesplorate e nemmeno immaginate.
Il Coach nel percorso di Coaching ha delle responsabilità importanti in tema motivazionale. Uno degli strumenti di lavoro è il FEEDBACK cioè la RESTITUZIONE di ciò che sta avvenendo. I feedback nel Coaching sono uno strumento potente e delicato. I feedback è “buona cosa” vengano dati sia dal Coach che dal Cliente. Occorre prestare attenzione e cura a questo aspetto. Se mi concentro sull’ambito motivazionale i miei feedback dovranno tendere a sostenere e a rafforzare le motivazioni del Cliente. Non mi appartengono feedback giudicanti!
Allora in questo percorso di MOTIVAZIONE del Cliente e di capacità di feedback motivanti da parte del Coach si crea quel rapport relazionale ideale per individuare passo dopo passo i micro obiettivi funzionali il raggiungimento dell’obiettivo macro dichiarato.
Altra caratteristica fondamentale è che il percorso di Coaching viene sempre realizzato con il Cliente in sessione e non con persone altre. Per questo il contratto di Coaching deve essere fatto con la persona interessata e non con altri soggetti (familiari, colleghi, amici…).
In questo senso si intuisce come l’unica componente MOTIVAZIONALE che ci interessa in una relazione di COACHING sia quella del Cliente.
Solo in questo ambito ci è possibile lavorare!
Desidero lasciare uno stimolo/ esercizio che ogni persona può fare:
- scrivi 5 azioni o attività che fai durante la settimana perché le DEVI fare;
- scrivi 5 azioni o attività che fai durante la settimana perché DESIDERI E VUOI farle;
Per entrambe le proposte e per ogni attività che scriverai ti chiedo di scrivere 3 aggettivi o stati d’animo che provi.
Grazie.
E’ un buon inizio. Buon allenamento!!!
Se desideri mi puoi contattare.
Mirko Corniani Life Coach
“Il COACH AL TUO FIANCO”
Tel. 338/4997597
Sito: www.mirkocorniani.com
Email: mk.corniani@libero.it