COME RAGGIUNGERE I TUOI OBIETTIVI? DESIDERI DAVVERO FARE “GOAL” ?
ALLORA METTI A FUOCO L’OBIETTIVO!!!
“A” C’E’ RIUSCITO: E’TORNATO IN PISCINA ED HA IMPARATO A NUOTARE!!!
La mia esperienza di Coach mi permette di incontrare e conoscere persone di diverse età, di diverse posizioni professionali, di diversa maturità e di diversa condizione sociale.
Incontro singoli, famiglie, gruppi e team di lavoro, squadre e gruppi sportivi e gruppi di volontariato.
Le richieste iniziali spesso riguardano il desiderio di essere AIUTATI a superare un momento “particolare” della vita oppure mi viene chiesto di essere supportati nel raggiungimento di un determinato obiettivo.
Subito dalla prima sessione mi preme chiarire che il mio ruolo è quello di accompagnare, di sostenere e di facilitare il Coachee (il cliente) a fare GOAL cioè a raggiungere l’obiettivo. Questo avvalendomi delle mie competenze e conoscenze e utilizzando tecniche, strumenti ed esercizi specifici.
L’utilizzo di strumenti e tecniche ha, tra le altre, la funzione di stimolare il cliente ad aprirsi, a pensare in grande, permette al cliente stesso di sognare e di dare un nome a emozioni, sentimenti, desideri, esperienze che magari rischiano di rimanere “solo” interni a sé, non detti, castrati, forse nemmeno nominati.
Ed allora attorno a questo si sviluppano contenuti e materiale di lavoro che io come Coach “restituisco” al cliente in forma di feedback.
Tutto questo materiale aiuta il cliente a ri-orientarsi e a mettere a fuoco sempre meglio quello che sarà l’OBIETTIVO.
Un’esperienza alla quale desidero dare risalto vede protagonista A. un ragazzo di 23 anni che mi ha contattato per provare a SUPERARE una sua fragilità.
La fragilità era quella che A. non sapeva nuotare ed aveva voglia di imparare a nuotare.
Già dalle prime sessioni di Coaching veniva alla luce come A. nella sua esperienza di vita anche invitato dai genitori avesse provato ad avvicinarsi al nuoto, voleva imparare a nuotare per fare attività fisica, desiderava condividere un momento alla settimana con altri amici ed i suoi genitori ci tenevano al fatto che potesse fare uno sport completo.
Nel processo di conoscenza di A. poi ho incontrato (perché da lui raccontati) una serie di episodi che lo hanno segnato negativamente, che gli hanno lasciato dei ricordi spiacevoli, dove ad esempio c’era un istruttore che puntava solo alla prestazione in vasca e non si curava di chi aveva dei tempi di apprendimento più lunghi o di chi aveva la necessità che le esperienze venissero veicolate con una modalità “calda” e centrata sul singolo.
Queste frustrazioni avute in età molto giovane lo hanno segnato e condizionato al punto tale da vivere male l’ambiente piscina, quasi con paura, fino ad allontanarsi definitivamente.
Attraverso il percorso di Coaching c’è stata la possibilità di rinominare quello che sembrava essere l’obiettivo iniziale e di prendere atto del fatto che l’obiettivo reale e concreto era quello di tornare ad avvicinarsi all’ambiente piscina provando piacere nello stare in acqua, nel fare movimento in vasca.
Questa ridefinizione dell’obiettivo ha coinciso con la MOTIVAZIONE reale di A. che in questo modo ha esplicitato elementi che per lui erano fondamentali oltre l’attività di nuoto:
- la possibilità di “giocare” nell’ambiente piscina;
- il desiderio di sentirsi accolto;
- l’attenzione alla persona;
- la sensazione di poter gestire la situazione.
Nella definizione dell’obiettivo la differenza rispetto alle sue esperienze passate è stata quella che INSIEME si è definito e scritto l’obiettivo CONCRETO.
Questo ha facilitato A., evitandogli il rischio di PROCRASTINARE, di dire “lo farò domani” e di giustificare la mancata realizzazione.
Va dato atto che pure la chiarezza e la responsabilità con le quali si è scritto e condiviso il PIANO DI AZIONE hanno fatto la differenza perché attraverso questo si sono esplicitati tutti i punti facilitanti ed i punti ostacolanti, i tempi di realizzazione e le date di monitoraggio del percorso.
Oggi, dopo soli 5 mesi dalla prima sessione, A. è soddisfatto, contento ed ha aumentato la propria AUTOSTIMA perché è RIUSCITO a fare GOAL cioè ha raggiunto il SUOobiettivo. C’è di più: attraverso la piacevolezza dello stare in piscina ha imparato a nuotare. Frequenta la piscina due volte a settimana motivato e con il sorriso.
Mirko Corniani Life Coach
Tel. 338 4997597